Fattelo raccontare da una studentessa come te!
Ciao a tutti: sono Sara Modugno e ho frequentato il corso di Interior & Product Design presso IAAD.
Perché hai scelto IAAD.?
Mi ha colpito il suo approccio dinamico e la sensazione di far parte di una comunità con obiettivi comuni. IAAD. è un ambiente che stimola la creatività e il desiderio di innovare.
Volevo una formazione completa. Product Design mi ha permesso di lavorare su ogni fase del progetto: dai primi prototipi al modello 3D, dalla renderizzazione alla comunicazione visiva. Volevo essere un designer a 360 gradi, e questo corso mi ha dato gli strumenti per farlo.
Raccontaci il tuo progetto
Ho progettato un ausilio in collaborazione con il CTO di Torino, pensato per permettere ai pazienti tetraplegici di tagliare autonomamente gli alimenti durante i pasti.
L’idea è nata da una riflessione sulla parola design, spesso usata in modo superficiale. In realtà, il suo significato profondo è progettare, individuare un problema e trovare una soluzione. Il design può svilupparsi in tanti ambiti, incluso quello sociale, e per me la sua parte più affascinante è proprio progettare per migliorare la vita degli altri.
Ho collaborato con Hackability, un’associazione che lavora a stretto contatto con il mondo della disabilità. Creano tavoli di co-progettazione coinvolgendo ingegneri, terapisti occupazionali, pazienti e caregiver, per sviluppare soluzioni su misura.
Ho avuto l’opportunità di partecipare al progetto Tech for Inclusion, in collaborazione con il CTO di Torino, che ha introdotto l’uso della stampa 3D all’interno della struttura per realizzare ausili personalizzati in tempi rapidi.
Quali difficoltà hai incontrato e come le hai superate?
La sfida più grande è stata gestire un tavolo di co-progettazione con professionisti di diversi settori. Ho dovuto imparare ad ascoltare, raccogliere opinioni e sintetizzarle in una soluzione efficace. È stata un’esperienza che mi ha insegnato molto sulla collaborazione interdisciplinare.
IAAD. è stato fondamentale. Avevo frequentato un workshop sulla stampa 3D, che mi ha dato le basi per affrontare il progetto di tesi. Inoltre, il mio relatore interno, Mauro Bimbi, è un esperto di ergonomia e mi ha aiutata a progettare un ausilio funzionale per i pazienti tetraplegici.
Cosa rappresenta questo progetto per te e per la tua carriera?
Per me è un punto di partenza. Credo che il futuro del design sia nella co-progettazione e nell’innovazione con un impatto reale sulla vita delle persone. Spero di continuare su questa strada e di lavorare con persone che condividano la mia visione.
Quale consiglio daresti a chi vuole iniziare un percorso in IAAD.?
Essere aperti al confronto. Parlare con professori, compagni, chiedere aiuto senza paura. E soprattutto, scegliere una materia che appassioni davvero.
Hai una passione per il Design?
Leggi le testimonianze dei nostri Alumni. Chi meglio di loro può raccontarti la vera esperienza in IAAD.
Se hai ancora qualche incertezza su quale percorso intraprendere, non preoccuparti: siamo qui per aiutarti a trovare il corso che risponde meglio ai tuoi interessi e alle tue ambizioni.
Prenota un colloquio di orientamento: il team di IAAD. sarà felice di illustrarti i nostri programmi di studio e guidarti nella scelta del percorso più adatto a te.
Scopri: "La disabilità come principio della co-progettazione"
Il progetto riguarda la creazione di un ausilio per permettere ai disabili tetraplegici di tagliare autonomamente il cibo. Il progetto è nato all'interno di un tavolo di co-progettazione promosso da Hackability, coinvolgendo terapisti occupazionali, ingegneri e designer dell'Unità Spinale di Torino. Grazie alla prototipazione e alla stampa 3D, è stato possibile creare soluzioni su misura, accessibili ed economicamente sostenibili, migliorando la qualità della vita delle persone con disabilità e anziani.
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